ROMA. 16. APR. Il cedimento dell’intonaco nella scuola di Sanremo di due giorni fa è soltanto l’ennesimo episodio che conferma lo stato di drammatica incuria nel quale versano le nostre scuole. E il governo di fronte a questa situazione di allarme cosa fa?
Nel Def prevede di tagliare da qui al 2020 lo 0,2% del Pil destinato all’istruzione. Inoltre, a fronte di un fabbisogno di decine di miliardi, prevede investimenti per soli 130 milioni nei prossimi 5 anni in materia di edilizia scolastica”. Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura dopo la risposta del ministro dell’Istruzione al question time illustrato da Giuseppe Brescia.
“Il governo taglia i fondi per l’istruzione e investe pochi spiccioli per l’edilizia scolastica. Ieri il ministro Giannini, aggirando la nostra richiesta di informazioni e chiarimento, conferma ciò che gli slogan non possono smentire: sull’istruzione pubblica si continua a disinvestire.
” Il ministro ha snocciolato le iniziative che porrà in essere il governo, ma i fondi stanziati finora non sono assolutamente sufficienti e, tra l’altro, afferiscono a provvedimenti di precedenti governi. Di fatto il governo Renzi non ha stanziato ancora nemmeno un euro in favore dell’edilizia scolastica. Secondo i deputati pentastellati
“Sarebbe necessaria una seria programmazione, la sola strategia in grado di affrontare in modo adeguato il problema. Una risposta radicale dii fronte a una situazione drammatica, quella che noi proponiamo attraverso la nostra Pdl sull’edilizia scolastica che prevede un finanziamento di 591 milioni all’anno, rinnovabile di triennio in triennio”.