L’uomo è un animale sociale e per questo ama la compagnia. Da qui, quindi, l’esigenza di mettere su famiglia, tessere una fitta rete di amicizie, in modo tale da non dover mai, o quasi, aver a che fare con la solitudine. Un concetto, questo, che è applicabile nella vita quotidiana, ma anche nella medicina e nella psicologia. In quest’ultimo ramo, infatti, esiste una modalità di cura che mette al centro non il singolo paziente, ma un gruppo di più persone, che vengono analizzate dallo psicologo insieme ricavandone diversi benefici. Nelle prossime righe, dunque, vi spiegheremo cosa sia la terapia di gruppo, a cosa serva e quali siano le tipologie più diffuse.
Cos’è la terapia di gruppo?
Partiamo, come si fa solitamente per ogni argomento che si deve imparare a conoscere, dalla definizione. Per terapia di gruppo si intende una forma di psicoterapia incentrata su sedute in cui partecipa non un singolo paziente ma più persone contemporaneamente. Solitamente si prova a fare in modo che le problematiche che contraddistinguono i vari componenti del gruppo possano essere almeno in parte simili, ma non è un fattore obbligatorio.
A che cosa serve e come funziona la terapia di gruppo?
La terapia di gruppo, come la psicoterapia individuale, serve a risolvere nei pazienti disturbi, ansie e paure che ne condizionano l’esistenza. Il tutto, ovviamente, quando tali problematiche non siano eccessivamente gravi, per le quali è utile rivolgersi a medici psichiatri. Il gruppo viene visto come una sorta di plus per la risoluzione dei problemi, in quanto ascoltare le esperienze di vita altrui può dare modo al resto dei pazienti di imparare una lezione importante per non ripetere quei determinati comportamenti e ad essere spronati a superare le proprie difficoltà. In questo periodo in cui siamo stati chiusi dentro casa per diversi mesi a causa dei lockdown, come il primo del marzo 2020, essere a contatto con altre persone e ascoltarne le vicissitudini può solo che far bene per vincere le proprie paure e ansie. Lo psicologo, dunque, riunisce il gruppo ogni tot volte a settimana, solitamente una o due, e dà la possibilità a ogni membro di parlare di sé, delle proprie esperienze al di fuori della terapia e indicare eventuali miglioramenti o peggioramenti che sono stati fatti durante la cura.
Quali benefici comporta la terapia di gruppo?
Tra i benefici acclarati della terapia di gruppo e derivanti dall’intreccio di relazioni interpersonali che si viene a creare durante le sedute tra i partecipanti, vi sono una sana dose di altruismo, che nasce dall’immedesimarsi nelle esperienze di vita altrui che vengono fuori nel corso degli incontri; coesione tra le persone, mettendo da parte la diffidenza che, magari, si aveva prima di intraprendere la cura; lo sviluppo di nuove tecniche relazionali, che permetteranno al paziente di sapersi interfacciare meglio anche con chi gli sta attorno al di fuori delle sedute. Inoltre, l’assistito che vorrà trovare uno psicologo a Roma esperto di terapia di gruppo, così come in altre città d’Italia, avrà modo di acquisire un comportamento imitativo sulla base degli esempi positivi riportati durante il periodo di cura e riprodurre l’atmosfera del gruppo nel proprio nucleo famigliare, implementando le capacità di relazionarsi anche con i propri congiunti.
Quali tipologie di terapia di gruppo esistono?
Le tipologie di terapia di gruppo più diffuse sono sostanzialmente quattro. Si parte con la Gestalt, che mette al centro del proprio percorso il presente vissuto in quel preciso istante e luogo, comprendendo dinamiche di gruppo ed esperienze personali, specie sul lato emotivo. La seconda tipologia, invece, è rappresentata dal modello “analitico”, che si pone come obiettivo quello di far emergere e analizzare, per l’appunto, le energie che nascono dal gruppo inconsciamente. Il terzo approccio è quello “dinamico”, in cui lo psicologo punta il dito più sulle problematiche individuali che su quelle generiche del gruppo, in modo da sollecitare le reazioni di tutti i partecipanti e creare senso di appartenenza e di condivisione, utili alla risoluzione dei problemi dei singoli. Infine, ci sono psicoterapeuti che preferiscono organizzare le sedute come se fossero dei seminari, usando metodi “psico-educazionali”, per evidenziare e permettere ai pazienti di sconfiggere le più comuni cause di malessere a livello mentale, come stress, pressione e così via.