ROMA. 1 MAR. Erano stati acciuffati dopo giorni di ricerche ed oggi, due dei tre scippatori che il 5 dicembre scorso derubarono a Roma la studentessa cinese Zhang Yao alla fermata del bus hanno patteggiato la pena, rispettivamente, di due anni e di un anno e mezzo.
Uno di loro è già a piede libero, mentre l’altro è ai domiciliari per dei precedenti penali.
L’accusa nei loro confronti è quella di furto con strappo. Ma lo scippo causò, indirettamente, la morte della giovane.
Infatti la studentessa di Belle Arti dopo aver patito il furto ha inseguito i due fino alla stazione di Tor Sapienza dove è stata travolta e sbalzata via da un treno in corsa.
Il suo corpo venne ritrovato solo alcuni giorni dopo, grazie alla segnalazione di un’amica con cui era al telefono al momento della scomparsa.
La sentenza di oggi, riguarda Seferovic Sherif e Gianfranco Ramovic, due nomadi di 20 anni residenti nel campo nomadi di via Salviati, nei pressi dell’ufficio immigrazione della Questura, da dove Zhang Yao era appena uscita con il rinnovo del suo permesso di soggiorno per potere studiare.
Un terzo scippatore, un 16enne anche lui del campo di via Salviati, era stato denunciato.