ROMA 21 LUG. Passi avanti sul caso del farmaco antitumorale Herceptin, al centro di una fitta rete di indagini perché alcuni flaconcini sono stati contraffatti, manomessi e reintrodotti in alcuni Paesi nella catena di distribuzione con dati falsificati.
Dopo le indagini scaturite dal furto e dal riciclaggio di diverse confezioni di Herceptin, avviate dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dai Carabinieri del Nas, sono stati identificati ulteriori medicinali, alcuni dei quali rubati in Italia, che sarebbero stati contraffatti e reintrodotti con falsa documentazione in altri Paesi europei. Le indagini hanno individuato anche i grossisti coinvolti. È quanto informa l’Aifa in una nota stampa, nella quale si spiega che secondo le indagini dei militari del Nas “in questo traffico sarebbero stati coinvolti diversi grossisti europei che avrebbero emesso le fatture utilizzate per vendere i medicinali rubati ad operatori italiani autorizzati, che, a loro volta, li avrebbero esportati verso altri mercati europei. Trattandosi di distributori non autorizzati, i prodotti da questi commercializzati non possono essere ritenuti sicuri ed efficaci, pertanto sono da considerarsi “medicinali falsificati e non devono essere utilizzati”.
Gli Stati devono dunque contattare i grossisti e gli importatori paralleli con sede sul proprio territorio perché i prodotti acquistati e non autorizzati siano messi temporaneamente in quarantena. Spiega ancora l’Aifa: “I distributori che avessero acquistato medicinali per esportazione da uno degli operatori italiani o esteri individuati nel corso delle indagini sono invitati a segnalare il caso al Nucleo dei Carabinieri Nas competente per territorio e all’Aifa (all’indirizzo e-mail medicrime@aifa.gov.it), inviando dati e copie delle relative fatture, per consentire l’espletamento delle attività di indagine e controllo di rispettiva competenza, a conclusione delle quali si procederà, a seconda degli esiti, alla conferma dello stato di quarantena o alla validazione rispetto alla sicurezza dei prodotti.
È indispensabile informare tempestivamente l’Aifa sui medicinali acquistati, per esportazione in altro Stato Membro, dagli operatori italiani presumibilmente coinvolti, al fine di consentire le necessarie verifiche, che verranno effettuate confrontando anche i dati del sistema tracciabilità”. Le indagini hanno individuato l’elenco dei grossisti europei che sarebbero coinvolti in questa attività “sono operatori che vanno da Cipro all’Ungheria, dalla Lettonia alla Repubblica Slovacca, dalla Romania alla Slovenia” e gli operatori italiani che avrebbero acquistato, direttamente o indirettamente, farmaci per esportazione dai distributori esteri non autorizzati, hanno sede da Milano a Napoli, da Avellino a Genova, da Macerata a Bologna.
Il Trastuzumab, nome commerciale Herceptin, è un anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato per combattere il carcinoma mammario avanzato, recidivante o diffuso ad altri organi (carcinoma mammario secondario). Il target molecolare del farmaco è l’antigene nonché recettore HER2/neu, che legandosi specificamente al fattore di crescita umano dell’epidermide, determina la crescita tumorale. Il farmaco impedisce questo legame bloccando il recettore, che in molti casi di tumore mammario risulta sovra-espresso. Questo impedisce alle proteine HER2 difettose di provocare una divisione cellulare incontrollata, e quindi al cancro di crescere.
Il Trastuzumab ha dimostrato di migliorare considerevolmente il tasso di sopravvivenza per tumori della mammella in stato avanzato e metastatici. A causa del suo costo elevato (fino a 100.000 Dollari all’anno) ha però causato diverse controversie, e correntemente viene utilizzato in modo limitato. Il farmaco è stato inizialmente sviluppato nei topi, e successivamente umanizzato per evitare reazioni immunitarie del corpo contro proteine estranee. L’utilizzo del Trastuzumab per combattere altri tipi di cancro come quello uterino, è in fase di studio.
Marcello Di Meglio
Leggi l’articolo originale: Scandalo traffico antitumorali rubati. Indagini concluse. Aifa e Nas: “Dichiarare partite illegali”