ROMA. 27 GIU. Il Teatro dell’Opera di Roma ha presentato ieri la sua stagione 2017-18 che continua sulle linee guida che hanno segnato gli scorsi anni con l’intento di avvicinare un pubblico nuovo, e specialmente giovanile, all’opera. Si darà spazio alla rilettura di melodrammi noti, che molti registi hanno saputo elaborare in maniera del tutto nuova, suscitando grande favore.
Quest’anno sono proposte 10 produzioni d’opera (di cui 7 nuovi allestimenti) per 78 recite, 6 spettacoli di balletto (di cui un nuovo allestimento) per 46 recite e 4 concerti sinfonici. Se a questi numeri aggiungiamo la stagione di Caracalla 2018 (che sarà annunciata nei prossimi mesi), per la quale si prevedono tre titoli per 25 recite, si superano le 150 recite.
La prima opera in scena per la stagione 2017-18 manca dal Teatro dell’Opera di Roma da più di sessant’anni: La damnation de Faust di Hector Berlioz, eseguita l’ultima volta nel 1955 diretta da Franco Capuana, torna (6 recite dal 12 al 23 dicembre 2017) in un nuovo allestimento, in coproduzione con il Regio di Torino e il Palau de Les Arts di Valencia. L’opera vedrà impegnati il direttore Daniele Gatti e il regista Damiano Michieletto.
Molto rara, e anch’essa con ascendenze tedesche e romantiche, è la seconda opera in cartellone. Solo un’altra volta (nel lontano 1972, diretta da Gavazzeni con la regia di Missiroli) I masnadieri di Verdi, su un libretto tratto da Schiller, erano approdati al Costanzi. Ritornano in un nuovo allestimento (6 recite dal 21 gennaio al 4 febbraio 2018), diretti da Roberto Abbado, e con Massimo Popolizio che debutta così nella regia d’opera.
La sonnambula di Vincenzo Bellini (6 recite dal 18 febbraio al 3 marzo) vede il ritorno sul podio di Speranza Scappucci, dopo il successo ottenuto col Così fan tutte nel gennaio scorso, e la regia di Giorgio Barberio Corsetti, regista già ben noto al pubblico dell’opera. Anche questo un nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Petruzzelli di Bari, e con il ritorno di una regina di questo repertorio, Jessica Pratt, protagonista lo scorso anno della Linda di Chamounix.
Il dittico Cavalleria rusticana / Pagliacci (5 recite dal 5 al 15 aprile) è un appuntamento sempre atteso dagli amanti dell’opera. Viene proposto diretto da Carlo Rizzi, in un nuovo allestimento, in coproduzione con il San Carlo di Napoli, molto atteso anche per la regia di Pippo Delbono, al debutto all’Opera di Roma.
Un grande capolavoro del Novecento Billy Budd di Benjamin Britten viene presentato per la prima volta a Roma (5 recite dall’8 al 15 maggio). James Conlon dirigerà il nuovo allestimento (una coproduzione col Teatro Real di Madrid, l’Opéra National di Parigi e la Finnish National Opera) .
La stagione ripropone anche un titolo pucciniano molto amato dal pubblico, in un nuovo allestimento coprodotto con il Regio di Torino. La bohème (11 recite dal 13 al 24 giugno) sarà diretta da Henrik Nánási (con cui si alternerà Pietro Rizzo) e avrà la regia di Àlex Ollé (La Fura dels Baus).
E poi due capolavori di Mozart. Barrie Kosky e Suzanne Andrade firmano a quattro mani l’allestimento di Die Zauberflöte della Komische Oper di Berlino, con la direzione di Henrik Nánási (8 recite dal 9 al 17 ottobre). Uno spettacolo strabiliante, che include parti di film d’animazione ed è reduce da un grandissimo successo in tutto il mondo, dagli USA a Edimburgo a Pechino.
Molto attesa è anche la seconda lettura della trilogia Mozart/da Ponte proposta da Graham Vick dopo il Così fan tutte dello scorso inverno. Le nozze di Figaro (10 recite dal 30 ottobre all’11 novembre) in questo nuovo allestimento saranno dirette da Stefano Montanari, reduce dal recentissimo successo del Viaggio a Reims. Insieme, direttore e regista riusciranno certamente a dare tutto il brio necessario alla “folle giornata” del più musicato dei barbieri!
La nuova stagione vedrà anche la ripresa di due allestimenti del Teatro, che hanno ottenuto grande successo. Torna così La traviata con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino, e sarà riproposta anche Tosca, nell’allestimento con la regia di Alessandro Talevi sulle scene e i costumi originali di Adolf Hohenstein ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi e da Anna Biagiotti.
Per quanto riguarda la stagione di balletto vi sarà una sorprendente prima mondiale, un’avvincente storia d’amore e un eccitante trittico contemporaneo per la prima volta in scena al Teatro Costanzi, una memorabile serata tutta francese e due straordinarie riprese. Ad inaugurare sarà un balletto in prima mondiale, mercoledì 15 novembre : Don Chisciotte, nel nuovo allestimento della Fondazione lirico-sinfonica della Capitale con la coreografia di Laurent Hilaire, ispirata alla versione originale per L’American Ballet Theatre di Mikhail Baryshnikov, da Marius Petipa e Alexander Gorsky, su musica di Ludwig Minkus.
Si tratta di un evento unico enfatizzato dalla presenza di due grandi protagonisti della storia mondiale del balletto, l’étoile Laurent Hilaire attualmente Direttore Artistico dello Stanislavsky Ballet e il mito vivente Mikhail Baryshnikov. Gli straordinari Iana Salenko principal dancer dello Staatsballett, Isaac Hernández principal dancer dell’English National Ballet e Angelo Greco principal dancer del San Francisco Ballet, sono gli ospiti d’eccezione che, insieme ai Primi Ballerini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, restituiranno con la loro bravura e interpretazione tutta la briosità di questo balletto.
La stagione di balletto 2017-18 del Teatro dell’Opera di Roma conta in totale sei titoli che potrete trovare sul sito del teatro ai quali si aggiunge una data in Francia il prossimo 10 dicembre 2018 a Cannes al Palais des Festivals – Grand Auditorium con Soirée Roland Petit.
FRANCESCA CAMPONERO