Poste Italiane, richiesta azioni 3 volte superiore all’offerta
ROMA. 23 OTT. Il Ministero dell’Economia e delle finanze e Poste Italiane S.p.A. Hanno comunicato che si è conclusa l’Offerta Globale di Vendita di azioni ordinarie di Poste Italiane finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario.
L’Offerta Globale ha avuto ad oggetto un quantitativo massimo di n. 453,0 milioni di azioni ordinarie, corrispondente al 34,7% del capitale sociale della Società e si è realizzata attraverso un’Offerta Pubblica in Italia rivolta al pubblico e ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e avente ad oggetto un minimo di 135,9 milioni di azioni, pari al 30% dell’Offerta Globale di Vendita, e un contestuale Collocamento Istituzionale.
L’intervallo di valorizzazione della Società era stato definito, antecedentemente all’avvio dell’Offerta, tra un minimo di Euro 6 ed un massimo di Euro 7,50 per Azione.
A conclusione del periodo di Offerta, il Prezzo d’Offerta, uguale al Prezzo Istituzionale, è stato fissato in Euro 6,75 per Azione, per un controvalore complessivo di Euro 3.058 milioni, esclusa l’Opzione Greenshoe e al lordo di commissioni e spese relative all’operazione.
Sulla base del Prezzo di Euro 6,75 per Azione la capitalizzazione della Società corrisponde a circa Euro 8.816 milioni.
Nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita, al Prezzo di Offerta sono pervenute richieste per complessive n. 1.521 milioni di Azioni, di cui il 25% dal pubblico indistinto e dai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e il 75% da parte degli Investitori Istituzionali.
In particolare, con riguardo all’Offerta Pubblica sono pervenute richieste di sottoscrizione da parte di n. 303.536 richiedenti, di cui n. 26.234 dipendenti del Gruppo Poste Italiane.
La domanda complessiva di n. 387 milioni di Azioni pervenuta dal pubblico indistinto e dai dipendenti è stata pari a circa 2,85 volte il quantitativo minimo ad essi destinato (30% dell’Offerta Globale di Vendita).
Con riferimento alla domanda da parte degli Investitori Istituzionali, la domanda complessiva di n. 1.134 milioni di Azioni è stata pari a circa 3,6 volte il quantitativo massimo riservato al Collocamento Istituzionale (70% dell’Offerta Globale di Vendita) e circa 3,1 volte includendo anche le Azioni oggetto dell’Opzione Greenshoe.
Infine, la domanda complessiva di n. 1.521 milioni di Azioni è risultata pari a circa 3,35 volte il quantitativo massimo oggetto dell’Offerta Globale di Vendita e a circa 3,1 volte includendo anche le Azioni oggetto dell’Opzione Greenshoe.
In considerazione della suddetta domanda, il Ministero ha deciso di allocare i 453,0 milioni di Azioni oggetto dell’Offerta Globale come segue: n. 317,1 milioni di Azioni agli Investitori Istituzionali (70% dell’Offerta Globale) e n. 135,9 milioni di Azioni al pubblico indistinto e ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane (30% dell’Offerta Globale). E’ stato altresì deciso di allocare agli Investitori Istituzionali ulteriori n. 45,3 milioni di Azioni al servizio dell’Opzione Greenshoe. Considerando tali ulteriori azioni, l’Offerta risulta complessivamente allocata per il 72,7% agli Investitori Istituzionali e il 27,3% all’Offerta Pubblica.
La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie della Società è prevista per il 27 ottobre 2015, subordinatamente al relativo provvedimento da parte di Borsa Italiana. Per lo stesso giorno è fissato il pagamento delle Azioni.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, giudica molto positivo l’esito dell’operazione: “La privatizzazione di Poste Italiane si è conclusa con successo. È un successo in termini quantitativi, perché la domanda è stata pari a più di 3 volte l’offerta, e in termini qualitativi, perché hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall’Italia e dall’estero. È una dimostrazione di fiducia nel piano industriale dell’azienda ma anche nel nuovo corso dell’Italia.”
Il Ministro ricorda quindi la destinazione dei proventi dell’operazione, determinate per legge: “Le risorse ottenute dalla valorizzazione vanno ad abbattimento del debito pubblico e contribuiscono al processo virtuoso di diminuzione del rapporto debito / PIL.”
Pier Carlo Padoan nel corso di una conferenza stampa ha poi aggiunto: “Questa operazione non esito a definirla una riforma strutturale strategica per il Paese, è un grande successo confermato dall’interesse dei mercati che hanno valutato molto positivamente non solo la possibilità di accedere a questa opportunità ma perché hanno premiato l’operazione strategica del management. Conferma la fiducia dei mercati nell’impresa e nel Paese in cui opera”
“Aggiungo che finora è la più importante quotazione dell’anno in Europa – ha concluso Padoan – ed è dimostrazione che il paese è alla frontiera della capacità manageriale”.
Internet: www.poste.it
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