Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino, diretto da Antonio Soluri, con l’assistenza degli agenti del commissariato San Giovanni, del Reparto Prevenzione Crimine e delle unità cinofile, hanno eseguito questa mattina 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di un gruppo criminale in grado di rifornire di cocaina ed hashish prevalentemente le piazze di spaccio del Quarticciolo e Centocelle, ma in grado di agire anche in una vasta zona limitrofa, tra cui anche alcuni blasonati locali dei Parioli.
Contemporaneamente sono state effettuate 17 perquisizioni personali e domiciliari a carico di persone coinvolte a vario titolo nelle indagini, tra cui quelle sottoposte alla misura cautelare. Oltre all’attività di spaccio, è emersa dall’inchiesta la disponibilità di armi da parte dell’organizzazione ed un’attività di estorsione nei confronti degli acquirenti di ingenti quantitativi di cocaina, non in grado di saldare gli impegni presi.
L’indagine, sotto il nome operazione “speedy drug”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata avviata nel settembre del 2015, a seguito dell’arresto di uno dei maggiori indagati, F.M., 32 anni, romano, insieme a due suoi collaboratori nella gestione di una sala giochi a Centocelle, sorpresi in possesso di cocaina ed hashish, oltre ad un’arma da fuoco risultata rubata pochi giorni prima.
La successiva attività investigativa, effettuata con il sussidio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, supportate da riscontri ottenuti con appostamenti e pedinamenti, ha consentito di tracciare una mappa delle piazze di spaccio del Quarticciolo e Centocelle, sia riguardo agli spacciatori al minuto ed ai custodi dello stupefacente, che ai loro fornitori, evidenziando nello specifico almeno due reti criminali, apparentemente distinte ma collegate fra loro.
Uno degli odierni arrestati, in particolare, R.M., 43enne romano, è risultato essere molto influente ed in grado di prendere accordi con altri gruppi criminali esterni, interessati al traffico di stupefacenti.
Nel corso della complessa attività investigativa sono stati effettuati 23 arresti in flagranza di reato, eseguiti 26 sequestri di sostanze stupefacenti e sequestrate 6 armi comuni da sparo, ovvero 5 pistole ed un canne mozze.
Al termine dell’attività di oggi, 5 persone sono state portate al carcere di Regina Coeli, 3 provvedimenti sono stati notificati presso gli istituti penitenziari dove i destinatari erano già detenuti, 3 persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari, per 2 persone è scattato l’obbligo di dimora e di firma presso la polizia giudiziaria, mentre per un’altra persona il solo obbligo di firma.