Home Cronaca Cronaca Roma

Operazione ad Alto Impatto a Porta Maggiore a Roma

Operazione ad Alto Impatto a Porta Maggiore a Roma
La droga sequestrata durante il "pattugliane"

208 persone identificate e arresto per spaccio di stupefacenti

Roma – Un’azione coordinata e di grande rilevanza ha interessato la zona di Porta Maggiore, dove le forze dell’ordine hanno identificato 208 individui e controllato 129 veicoli e 3 esercizi commerciali. Questi sforzi hanno portato all’imposizione di sanzioni amministrative per un totale di oltre 9.800 euro.

In particolare, durante il servizio condotto dal Commissariato di Porta Maggiore, in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine, i militari della Guardia di Finanza, la Polizia Locale Roma Capitale e l’ASL Roma2, con il supporto dell’Unità Cinofila antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono stati mirati a contrastare fenomeni di mala movida, prevenire e reprimere il traffico di stupefacenti e altri reati predatori, al fine di aumentare il senso di sicurezza nella zona.

Durante i controlli, condotti su vasta scala, è emerso uno scenario inquietante nelle attività commerciali, con gravi violazioni igienico-sanitarie che hanno portato al sequestro di circa 170 kg di merce alimentare. Inoltre, grazie all’attenta ispezione da parte del personale dell’ASL, i titolari degli esercizi sono stati multati per un importo complessivo di 9.809 euro.

Nel corso delle attività straordinarie di controllo del territorio, in via Pietro Rovetti, è stata scoperta una 29enne di origini ucraine, trovata in possesso di circa 28 grammi di hashish, suddiviso in varie dosi, insieme a un coltello e 500 euro in contanti, mentre lavorava presso un negozio di telefonia. Ulteriori indagini hanno portato al ritrovamento di un panetto di circa 100 grammi della stessa sostanza presso la sua abitazione.

La donna è stata arrestata per il grave sospetto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’operato dei poliziotti convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’indagata è da considerarsi presumibilmente innocente, in attesa delle indagini preliminari e fino a una sentenza definitiva emessa dalle autorità competenti.