Navi da guerra italiane in acque libiche
TOBRUK. 1 NOV. Il governo libico di Tobruk “condanna con fermezza” la violazione delle proprie acque territoriali dopo che ieri “tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana” sono entrate in acque libiche a circa 55 km a est della città compiendo con “l’ingresso delle navi italiane atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Onu”. Lo si legge in un comunicato del governo sulla propria pagina Facebook e Twitter.
Il governo libico “non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale”. Inoltre Tobruk invita l’Italia “a rispettare i trattati firmati tra i due Paesi”.
Proprio a tale proposito l’aviazione libica ha fatto decollare ieri in tarda serata i suoi caccia militari per “monitorare l’attività delle navi da guerra italiane” secondo il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi, citato dai media locali. (nella foto: il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi).
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