GENOVA. 8 NOV. Il primo dicembre prossimo a Roma, presso la sede delle Scuole Centrali Antincendi dei Vigili del Fuoco, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferirà la medaglia d’oro alla bandiera dei Vigili del Fuoco “anche e soprattutto per il grande lavoro fatto durante il terremoto”.
L’annuncio è stato fatto lo scorso 29 ottobre dal sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci durante una visita nelle zone terremotate, presso il Comando provinciale vigili del fuoco di Ascoli Piceno.
Non si è fatta attendere la reazione del sindacato Conapo che in queste dichiarazioni ha scorto l’ennesima beffa per i vigili del fuoco che da anni attendono i dovuti riconoscimenti.
“Siamo di fronte all’ennesimo umiliante paradosso di uno Stato che con una mano ci riconosce le più alte onoreficenze e con l’altra continua a trattare i nostri vigili del fuoco come un corpo di serie B con retribuzioni mensili di trecento euro inferiori agli altri corpi preposti alla sicurezza pubblica e privandoli di importanti istituti previdenziali che tutti gli altri corpi hanno a compensazione dei gravosi servizi operativi” ha denunciato Stefano Salvato, segretario regionale Conapo Liguria.
E il sindacato dei pompieri lancia una provocazione direttamente al presidente del consiglio: “lo Stato da decenni ci tratta come carne da macello e sistematicamente rinvia a chissà quando la soluzione della sperequazione con gli altri corpi; abbiamo già provato a fare acquisti con le numerose medaglie che già abbiamo ma nessuno ce le ha accettate – prosegue Salvato – ora ce ne danno una in più invece di riconoscerci quanto dovuto? Renzi si decida a dare pari dignità retributiva e pensionistica tra corpi dello stato invece di abbracciarci nelle emergenze e calamità sfruttando la nostra immagine di soccorritori”.
“E’ evidente a tutti gli italiani che i vigili del fuoco NON chiedono nessun privilegio ma solo la parità di trattamento, NON vogliono un centesimo in piu’ degli altri corpi – aggiunge il segretario generale del Conapo Antonio Brizzi – continuiamo a ricevere medaglie, attestazioni, lodi e soprattutto le dimostrazioni di affetto dei cittadini ma nessuna vera attenzione politica per recuperare la differenza con gli altri corpi. Anche il ministro dell’interno Alfano tace di fronte a questa situazione di figli e figliastri tra polizia e vigili del fuoco entrambi dipendenti dallo stesso ministero, quello dell’Interno.
E il premier Renzi, nonostante i suoi abbracci pubblici ai vigili del fuoco durante il terremoto, NON ha previsto, nella legge di bilancio, un solo centesimo destinato specificatamente a recuperare il divario con gli altri corpi e questo lo consideriamo un
affronto. Chiediamo inoltre piu’ assunzioni di vigili del fuoco, ne
mancano 3 mila sui 32 mila previsti e le continue emergenze ne dimostrano la necessità”.
I Vigili del Fuoco del Conapo si dicono “stanchi di essere presi a pesci in faccia” e invitano governo e parlamento a maggiore attenzione nella legge di bilancio ora in discussione. “Chiediamo risposte concrete con uno specifico fondo destinato a risolvere la sperequazione retributiva e pensionistica con gli altri corpi” è l’appello che il Conapo lancia proprio a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale “deve conoscere anche i motivi del diffuso malessere dei vigili del fuoco”.
Ubi dolor ibi vigiles (dove c’è il dolore ci sono i vigili), e lo vediamo tutti i giorni in televisione, ma i nostri vigili del fuoco da tempo si chiedono come mai i politici NON corrispondono altrettanta presenza e attenzione nei loro confronti.