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Manifesto contro femminicidio allievi II B Scuola Borsi

Manifesto artistico, realizzato dalla II B della Scuola media G.Borsi, sotto la guida della professoressa Jole Falco, contro la Violenza alle Donne.

Oggi 8 marzo si celebra a livello internazionale la Festa della Donna e siamo consapevoli del fatto che in Italia, i dati siano allarmanti quanto a violenza domestica e femminicidio.

Certamente la situazione del  lockdown, che ha minato ulteriormente la libertà di movimento e di tipo economico delle Donne, non ha aiutato.

Al contempo sappiamo anche come la prevenzione parta da un’adeguata educazione culturale ed emotiva sin dall’infanzia e dalla pre-adolescenza, sicché con piacere segnaliamo l’iniziativa artistica che ha portato alla creazione di un Manifesto sul tema della violenza di genere, realizzato dagli allievi della seconda sez.B di una docente che offre il proprio contributo educativo presso la scuola media  “G.Borsi” che fa parte dell’Istituto Comprensivo Via Tiburtina Antica 25, sito a Roma, nello storico quartiere di San Lorenzo, quartiere che più d’ogni altro necessita di riflessione, essendo stato testimone attonito nell’ottobre del 2018, delle brutali violenze perpetrate sulla giovane Desirée Mariottini, sul cui omicidio si attende la Sentenza proprio in questi giorni in data 15 marzo 2021, presso l’Aula Bunker di Rebibbia.

Citiamo direttamente le parole dell’ideatrice del progetto artistico, la Professoressa d’Arte Jole Falco:

“In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, la classe II B dell’I.C. Via Tiburtina Antica 25, Scuola “G.Borsi”, ha realizzato un manifesto contro il femminicidio.

La creatività delle ragazze e dei ragazzi unita al sensibilizzazione sul problema della violenza sulle donne ha evidenziato un bisogno di confronto collettivo, manifestando per molte ragazze l’insicurezza e l’assenza di libertà nel vivere la propria adolescenza.

Non solo il fatto di cronaca che riempe il web, i giornali e la TV, ma soprattutto il condividere un’assenza di diritto con una grande incertezza per il futuro, nel non sentirsi libere e tutelate come cittadine”.

Ringraziamo la professoressa Falco che, attraverso l’Arte, ha piantato dei “semi buoni” che certamente contribuiranno a rendere le ragazze delle donne indipendenti ed a fare dei ragazzi dei futuri uomini gentili. E non è poco, considerato che ogni cambiamento traccia la propria strada a partire da piccole azioni.

Romina De Simone