KUSTENDORF. 25. GEN. Il Festival di Kustendorf ieri, sotto una fitta precipitazione di neve, ci ha guidato fino alla vicina Bosnja, ad Andricgrad, l’altro villaggio interamente in pietra che il regista Emir Kusturica ha fatto costruire nel contesto della città di Visegrad, dedicandolo al Premio Nobel Yugoslavo per la Letteratura il quale, nel disordine mondiale, è indispensabile leggere di nuovo: Ivo Andric.
” Il Ponte sulla Drina “/ ” Na Drini cuprije “è la sua opera fondante. La Drina è il fiume su cui si affaccia Andicgrad / Visegrad ed il ponte cui Andric fa riferimento è quello che più anticamente collegava l’area cristiano-ortodossa della città con quella islamico-musulmana. Ho detto ” collegava “, non separava. All’epoca dell’attuale situazione dell’Europa Occidentale è opportuno citare un pensiero del Grande Ivo Andric: ” Ovunque nel mondo, in qualsiasi posto il mio pensiero vada o si arresti, trova fedeli e operosi ponti, come eterno e mai soddisfatto desiderio dell’uomo di collegare, pacificare ed unire tutto ciò che appare davanti al nostro spirito, ai nostri occhi, ai nostri piedi, affinchè non ci siano divisioni, contrasti, distacchi “.
Un punto di vista forte, su cui la Comunità Europea dovrebbe riflettere. Da questo lato dell’Europa, per quanto sussistano rigorosi controlli alla Frontiera per residenti ed europei come me, non c’è nessun rischio terrorismo. I Richiedenti Asilo transitano, perchè queste terre non costituiscono la propria meta finale, eppure nel loro transitare sono accolti, godono della solidarietà dei cittadini locali, i quali, portando nel proprio cuore il segno dell’Orrore della Guerra, non possono che esserne compartecipi. I Minori Migranti godono persino del supporto di psicologi al fine di superare i propri traumi.
Così in questo contesto di rinnovata civiltà si incastona il valore che Andricgrad assume nel Festival di Kustendorf. In effetti lo scopo di Kusturica è rendere Andricgrad un altro centro culturale polivalente dove le persone possano ritrovarsi per confrontarsi culturalmente in maniera del tutto libera. E’ivi presente l’Andricgrad Institue, dove dall’autunno del corrente anno gli studenti interessati potranno studiare materie concernenti il Cinema: dalla regia alla recitazione. Attualmente l’Istituto è già in uso per eventi, presentazioni di libri, spettacoli. Kusturica si è premurato di far costruire un ostello per studenti ed un albergo. Perchè nell’area di Visegrad? Visegrad è la città in cui Ivo Andric, affidato alla sorella del defunto padre, ha frequentato la scuola elementare per poi avviarsi ad una tumultuosa vita da diplomatico e da illuminato scrittore.
Il viaggio ad Andricgrad è dunque strutturale al Festival di Kustendorf che si configura sempre più come un’occasione di Dialogo non solo cinematografico.
La serata di ieri si è poi conclusa con la proiezione del Film premiato a Cannes Edizione 2015 dal titolo ” Deepan “ del celeberrimo maestro Jacques Audriard, ivi presente ed accolto con profonda riverenza, avendo donato al mondo degli assoluti capolavori cinematografici di grande spessore intellettuale.
E per restare in tema, la trama del film narra la storia di un uomo, Deepan, il quale, fuggito dalla guerriglia del proprio paese d’origine, incontrerà altrettanta violenza nell’estrema periferia francese. Discusso finale a lieto fine in Inghilterra. Una critica del maestro Audiard al fallimento sociale del suo Stato? Possibile. Ad ogni modo l’affermatissimo cineasta francese, riferendosi a ” Deepan “, dove non ha utilizzato attori professionisti, durante il workshop, ha sottolineato come a livello cinematografico sia produttivo lavorare con attori non professionisti, in quanto – a suo dire- sanno muoversi secondo schemi meno rigidi, tanto da offrire ogni giorno lavorativo sul set, notevoli sorprese artistiche. E questo è un segno della lungimiranza artistica del Grande Maestro Audiard!
La notte si conclude con la coinvolgente esibizione della rock-band “Partibrejkers “ , acclamatissima, che esiste sin dai tempi della Yugoslavia. La Yugoslavia che sebbene scomparsa, è indelebilmente presente. Ed in effetti la giornata di oggi qui al Kustendorf festival ci insegna l’unità ed il dialogo. Nel senso ortodosso delle parole. (nelle foto. alcune immagini di Andricgrad, nel contesto della città di Visegrad).
Romina De Simone
Leggi l’articolo originale: Il Festival di Kustendorf ci guida ad Andricgrad, Bosnia