È arrivata in Parlamento la bozza della Legge di Bilancio, che deve essere approvata entro fine anno in via definitiva.
Si tratta di un documento molto importante anche sul fronte edilizio, che contiene, tra le altre cose, anche tutte le proroghe delle agevolazioni fiscali per interventi sulla casa.
Dalle prime anticipazioni risultano confermati quasi tutti i bonus già attivi nel 2021, con alcune novità e qualche riduzione sui tetti di spesa.
Per l’installazione di ascensori quindi rimarrebbero attive tutte le scontistiche, con alcuni parametri da tenere sott’occhio, sia per le abitazioni private sia per i condomini.
Ricordiamo che installare un ascensore o qualunque dispositivo che faciliti l’accesso a persone con disabilità o con difficoltà motorie è molto importante per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che renderebbero le nostre città molto più accessibili.
Stando alle normative vigenti, l’obbligo di ascensore nei condomini è previsto per tutte le strutture che superano i tre piani e sono state costruite dopo il 1989. Per tutti gli altri edifici, la realizzazione di impianti per trasporto ai piani è successiva e frutto di ristrutturazioni.
Per questo motivo, dove manca un impianto di sollevamento, è molto consigliato cogliere l’occasione dei bonus, in modo da garantire a condòmini che ne hanno bisogno una migliore qualità della vita.
Per la realizzazione di impianti di questo tipo vale la pena rivolgersi ad aziende specializzate in installazione e manutenzione, come Alfa Elevatori, imprese che garantiscono un supporto già in fase di progettazione, per tutta la realizzazione dell’opera e successivamente per l’assistenza in caso di guasti o malfunzionamenti. Vediamo nel dettaglio come funzionano i bonus e quali sono i requisiti per accedervi.
Bonus ristrutturazioni
Il Bonus ristrutturazioni sarà rinnovato anche nel 2022 e prevede uno sconto del 50% su interventi che hanno l’obiettivo di migliorare la struttura dell’abitazione e la sua efficienza energetica. Il tetto massimo di spesa è di 96mila euro. Rientra in questo bonus anche l’ascensore perché la sua installazione o l’ammodernamento di un vecchio sistema costituiscono un intervento che apporta valore all’edificio. Con il decreto rilancio 2021 l’importo della detrazione si può richiedere anche con uno sconto in fattura o con la cessione a terzi, al fine di agevolare i pagamenti e aiutare chi non ha la disponibilità immediata dell’importo totale ad accedere comunque all’agevolazione.
Bonus 110%
Il cosiddetto Bonus casa 110% è una delle agevolazioni che trainano meglio il mercato dell’edilizia, perché consente di ristrutturare la propria casa con un recupero quasi totale dell’investimento. Per ottenerlo bisogna realizzare un intervento che consenta all’abitazione di aumentare di almeno due classi energetiche la propria classificazione, come ad esempio il cappotto termico o gli impianti con pompa di calore. L’installazione dell’ascensore rientra in questo bonus se viene collegato ad uno di questi interventi, definiti trainanti, altrimenti come unico lavoro non rientrerebbe. Il bonus 110% sarà prorogato molto probabilmente fino al 2024, ma forse dal 2023 cambieranno le percentuali di sconto. Sappiamo tuttavia che i lavori che termineranno entro giugno 2022 avranno lo sconto del 110% e l’importo sarà riconosciuto come sconto in fattura o con cessione a terzi.
Detrazione Irpef al 19%
L’ascensore è un dispositivo essenziale per una persona che non riesce a camminare liberamente o necessita di ausili e quindi lo Stato, anche in assenza di bonus speciali, prevede norme specifiche per le persone con disabilità. Sono previsti ad esempio prestiti a fondo perduto per acquistare macchinari e dispositivi per la deambulazione e lo sconto Irpef del 19% e un’aliquota IVA agevolata al 4%.