ROMA. 18. APR. “Dopo una martellante, quanto sorprendente campagna mediatica, la Regione si sveglia dal torpore e fa partire l’operazione di messa in sicurezza del Forlanini, ospedale in dismissione.
Lo fa nel peggiore dei modi, ricorrendo alla questura e dichiarando di ‘murare tutti gli accessi’, senza spiegare meglio di cosa si tratta”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: “non si doveva arrivare alla forza pubblica, all’allontanamento coatto di chi staziona da anni negli spazi abbandonati, alla rimozione di ogni sorta di masserizia accumulata in decenni di inerzia, per gridare poi ai quattro venti l’emergenza che, come noto, giustifica ogni sorta di decisione.
Perché la Regione Lazio mantiene propositi oscuri sul futuro della struttura? Perché non risponde alle insistenti domande che provengono dai cittadini, sulla stampa e sui siti web? Ci è giunta la notizia, che starebbe per interrompere le proprie prestazioni l’efficiente servizio di medicina nucleare, situato proprio al Forlanini.
Ci auguriamo che la voce non sia confermata perché ciò sarebbe un vero attentato alla salute e alla qualità delle cure prestate a pazienti con patologie oncologiche nella maggior parte dei casi. Ci appelliamo al direttore D’Urso perché riveda tale posizione e ascolti la voce dei diretti interessati, ovvero gli assistiti”, conclude il presidente.