ROMA. 27 GIU. E’ morto questa sera Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer, il gigante buono. Carlo Pedersoli, classe 1929, è morto questa sera in un ospedale romano, protagonista di una carriera lunga e poliedrica dallo spaghetto western “Lo chiamavano Trinità” al film comino-buonista “Altrimenti ci arrabbiamo” per al thriller, diretto da Dario Argento, Quattro mosche di velluto grigio, per il cinema d’autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani.
Tante le esperienze ed altrettanti successi, e anche una punta di amarezza per non essere abbastanza considerato da quel mondo del cinema in cui era entrato.
”In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo – si lamentava negli ultimi anni – nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival…”
L’ultima apparizione in tv era stata nel 2010 con I delitti del cuoco, fiction di Canale 5. E l’anno scorso era stato festeggiato a Napoli, sua città natale con una medaglia e una targa per la sua lunga carriera che gli aveva consegnato il sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo in nome della sua città.
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