Silvia Bove, classe 1970, poetessa ben’nota ai salotti letterari romani, dopo un periodo silente, ci offre di nuovo mistica ispirazione, con un’opera nel suo pieno stile visionario. Si tratta della plaquette poetica “Discreta La Lontananza”, edita da EscaMontage ed acquistabile attraverso la medesima casa editrice, con il contributo di Davide Cortese per l’immagine di copertina.
Sono liriche ermetiche, dense di quella spiritualità, le quali raccontano di mondi lontani nello spazio e nell’anima, come ad esempio nella lirica “Il mare”, dove dice “Mi sono messa a guardare il mare/a confondere i pensieri di dentro il mio rumore…”, versi evocativi di un mondo interiore davvero molto ricco.
D’Altronde la poetessa Bove,laureata in Antropologia Culturale, con pregressi esami in storia delle religioni ed uno spiccato interessamento rispetto all’etnopsichiatria e lo svolgimento di successive attività di ricerca presso la facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza, appare ai nostri occhi come il crocevia di un mondo metafisco molto facoltoso.
Abbiamo osato chiederle se creda in Dio e lei ci ha risposto che “Non le sembra possibile una riflessione esistenziale priva del discorso della religione…che un’umanità così ricca non è possibile che si esaurisca tutta qui”.E,nell’Occidente materialista, queste sue considerazioni assurgono a balsamo per la nostra mente ed il nostro cuore.
Sicché l’elemento spirituale rappresenta, da Oriente ad Occidente, in quanto Silvia Bove ha sia effettuato dei viaggi in India che percorso gli ambienti della Cristianità, l’elemento guida della sua poetica. In effetti la sua precedente opera “Poesie di Assoluzione”, edito da Onyxeditrice è pervasa da onnipresente senso mistico. Ed anche qui nella sua recente plaquette, incontriamo una lirica che si intitola “Dio”, in cui dice “ho ritrovato nuovo l’anelito di Dio in una pulsazione”.
Potremmo definirla “una mistica dell’Occidente”, prendendo in prestito le parole al filosofo Elémire Zolla che, per tanti anni, ha insegnato proprio presso La Sapienza.
Suoi mentori sono le poetesse Amelia Rosselli, Emily Dickinson ed il grande Ungaretti.
Non dimentichiamo inoltre la sua partecipazione al film “Poeti”(2009) di Tony d’Angelo, presentato alla 66°Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Contro Campo, pellicola che racconta di due amici letterati che provano a realizzare un grande Reading di poeti Underground della scena romana. Oltre Silvia Bove, citiamo la presenza nel film del grande poeta Elio Pecora che esprime profonda stima nei confronti della nostra poetessa.
Lasciatevi sedurre dai versi radiosamente onirici della nuova plaquette della Bove; vi farà bene al cuore e guarderete al mondo con fare meno cinico ed occhi intensi come lei “…bambina feconda che affida a stelle e cieli le notizie sul mattino di domani”.
Buona lettura.
Romina De Simone