ROMA. 14 GEN. Si avvicina la fine della storica tradizione del Corpo Forestale, destinato a confluire nell’Arma dei Carabinieri secondo quanto prevede il decreto legislativo della riforma Madia che andrà in Consiglio dei ministri venerdì prossimo.
Secondo il Comandante generale dell’Arma, Generale Tullio Del Sette, dall’accorpamento potrà nascere “un polo di eccellenza unico per vastità della missione e potenzialità, capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui l’ambiente dovrà sempre più essere al centro dell’attenzione del mondo”
Non sono contenti, invece, i sindacati forestali che annunciano un sit-in davanti a Montecitorio nella giornata del Cdm.
Il Governo sostiene che cinque forze di polizia sono troppe ed è “necessario ridurle nell’ottica della razionalizzazione e del risparmio”.
Così lo storico Corpo forestale dello Stato, nato nel 1822 per opera di re Carlo Felice come ‘amministrazione forestale’, diventato Corpo Reale delle foreste con l’Unità d’Italia, soppresso e militarizzato nel 1926 da Benito Mussolini, che istituì al suo posto la Milizia Nazionale Forestale ed infine, nel 1948, rinato come l’attuale Corpo forestale dello Stato, dovrebbe scomparire.
Internet: www.corpoforestale.it/
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