IMPERIA 31 OTT. Si sono svolti ieri pomeriggio a Sanremo i funerali di Enrichetta Artoni, vedova di Augusto Andreini. Nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli è stato dato l’estermo saluto all’ ottantatreenne, mancata all’ Ospedale Giovanni Borea di Sanremo, dove era stata ricoverata, per un grave malore, sopraggiunto a seguito di una lunga malattia.
“Con la scomparsa della cara Enrichetta- spiega il giornalista e critico d’arte Adalberto Guzzinati- se ne va via un altro pezzo di storia artistica di Sanremo, quella legata alle mitiche gallerie d’arte matuziane degli anni Settanta dove passarono tutti i più famosi maestri italiani e stranieri del tempo. La signora Artoni, con eleganza e discrezione, fu una presenza costante, accanto al marito, il noto mecenate d’arte Augusto Andreini, di quel mondo nel quale visse e del quale condivise gli anni più belli. I due generosi mecenati ospitarono per tanti anni numerosi artisti nelle celebri camerette di Via Zeffiro Massa e divennero così, anche grazie alla loro generosità, apprezzati collezionisti d’arte”.
Nata a Moglia di Mantova, ha trascorso la giovinezza a Mirandola, in provincia di Modena, dove la famiglia era titolare di una importante azienda commerciale. Si trasferì a Sanremo, dopo il matrimonio con Augusto Andreini, noto commercialista, con il quale ebbe due figlie Giovanna e Paola e coltivò la passione per l’ arte. I coniugi, noti collezionisti, già a partire dagli anni Sessanta, avevano cominciato ad ospitare a Sanremo, quali mecenati, numerosi artisti italiani e stranieri. Per anni furono fra gli animatori del mondo artistico matuziano ed appassionati frequentatori delle gallerie più in voga in quegli anni: la Annuanciata di Milano ( Via Manzoni), la Galleria Beniamino ( di via Matteotti a Sanremo) e la Galleria Matuzia di Luciano Lupi ( di via Gioberti, anche questa nella Città dei Fiori) dove passarono tutti i più grandi artisti della seconda metà del Novecento. Frequentarono assiduamente molti maestri fra i quali Burri, Dova, Campigli, Marzè, Spezi, Pouppez, Rognoni, Leppien, Albertini, Farioli, Stefanoni, Gastini, Sughi, Magnelli, De Marchi, Nangeroni, Guala, De Tora, Smenghi, Tinguely, D’Orazio, Sosnowsky, Cappello, Damiano, Roualt, Pichette, Kodra, Arde, Pivetta, Leblanc, Adami, Del Pezzo, De Luca, Ruoppo e Rovelli. Vedova di Augusto dal 10 marzo 2013, Enrichetta aveva già, dal 2005, vissuto una vita ritirata a causa della sua cagionevole salute. Dopo la cerimonia funebre la nota mecenate modenese è stata tumulata, accanto al marito Augusto, nella tomba di famiglia nel Cimitero di Valle Armea.
CLAUDIO ALMANZI
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