Papa Francesco è morto questa mattina, alle ore 7:35. L’annuncio ufficiale è stato dato dal Cardinale Kevin Farrell, che ha comunicato con profondo dolore la scomparsa del Pontefice: «Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre».
Con queste parole si è chiusa una delle pagine più significative della storia recente della Chiesa cattolica. Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, è stato il primo Papa proveniente dall’America Latina, il primo gesuita a salire al soglio pontificio e il primo a scegliere il nome Francesco, ispirandosi al poverello di Assisi, simbolo di umiltà e vicinanza agli ultimi.
Eletto il 13 marzo 2013, dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, Papa Francesco ha guidato la Chiesa per oltre un decennio segnato da profondi cambiamenti, dialogo interreligioso, attenzione ai temi sociali e ambientali. Ha fatto della misericordia e della sobrietà il fulcro del suo pontificato, rinnovando il volto del papato con uno stile diretto e accessibile, capace di parlare al cuore delle persone.
Il Cardinale Farrell ha ricordato il Santo Padre come «un uomo che ha vissuto e insegnato i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in particolare verso i più poveri e gli emarginati». E ha aggiunto: «Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo la sua anima all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».
Il pontificato di Francesco sarà ricordato per la forza con cui ha affrontato temi difficili: dalla lotta agli abusi nella Chiesa, alla promozione di una Chiesa più sinodale e inclusiva, passando per la cura della “casa comune” con l’enciclica Laudato si’, che ha segnato un punto di svolta nel rapporto tra fede e ambiente.
Con la morte di Papa Francesco si chiude una stagione spirituale intensa, fatta di gesti simbolici, scelte coraggiose e un impegno costante per una Chiesa “in uscita”, vicina agli ultimi e lontana dal potere.
Il mondo intero si unisce oggi nel cordoglio, ma anche nella gratitudine per un pontificato che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del nostro tempo.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «un uomo straordinario, un pastore umile e coraggioso che ha saputo parlare al cuore di tutti».
«Papa Francesco ha segnato un’epoca con il suo esempio di semplicità, il suo infaticabile impegno per la pace, la vicinanza e l’amore per gli ultimi, la cura per il creato – aggiunge – Il suo magistero e il suo esempio resteranno vivi per sempre. Roma, la città che ha amato profondamente e in cui è stato ‘Vescovo tra la gente”, lo ricorderà sempre con immensa gratitudine e con un affetto sincero».